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Spettacolo – La classe

a cura di Voci erranti
10/10
19:30
Evento gratuito, ingresso su prenotazione
10/10
19:30

L’evento si terrà in Sala Volte

Sono passati più di cinquant’anni dalla morte di Don Lorenzo Milani e dall’esperienza della sua scuola di Barbiana che tanto ha fatto discutere e riflettere, portatrice di un messaggio educativo che insegnava ai figli dei poveri l’importanza dello studio e della conoscenza come mezzo di riscatto sociale. Il gruppo dei detenuti ha letto il testo «Lettera a una professoressa», ha ripensato al proprio passato scolastico, ai comportamenti e alle mancanze che li hanno allontanati dal percorso di studenti. Così come per Pinocchio anch’essi sono stati abbagliati dal Paese dei Balocchi, hanno marinato la scuola, hanno trasgredito le regole e preferito la strada come maestra per poi ritrovarsi adulti inadeguati in una società di cui non capiscono il linguaggio e fanno fatica a rispettarne le regole. Non hanno ascoltato gli insegnamenti dei maestri e non sempre i maestri li hanno ascoltati. Oggi, questi giovani-uomini, rinchiusi in un luogo senza spazio e senza tempo, sentono la mancanza di quel che non hanno vissuto e si sentono “eterni ripetenti “, impreparati ad affrontare gli esami che la vita propone loro di affrontare. L’insegnamento di Don Lorenzo Milani è sempre attuale, il suo motto I CARE può, ancora oggi, essere lo stimolo per una scuola rinnovata, in ascolto e attenta alle esigenze delle nuove generazioni, un’alternativa alla superficialità e banalità del quotidiano.

Con gli attori-detenuti del carcere di Saluzzo. Testo e regia di Grazia Isoardi; coreografie di Marco Mucaria; luci di Cristian Perria

ingresso da via Plana, 8/c

A breve sarà disponibile il link
per la prenotazione

Sold Out

Annullato

LE ROSINE – POLO ARTISTICO E CULTURALE

Via delle Rosine, 11

L’Istituto delle Rosine fu costruito nel 1744, circoscritto da Via delle Rosine, Via Giolitti , Via Plana e Via Maria Vittoria, occupa l’intero quadrilatero noto come “Isola del Santo Sudario”. Originariamente, ospitava infatti l’antico ospedale del Santo Sudario, assegnato a Rosa Govone da Carlo Emanuele III di Savoia nel 1756.  Rosa Govone, fondatrice dell’ordine delle Rosine, trasformò il luogo in un opificio autosufficiente grazie alla produzione e vendita di manufatti tessili, anticipando di due secoli la valorizzazione del lavoro femminile. 

Sin dal 1955, il complesso ospita un pensionato per donne, oggi gestito dalla Cooperativa Accomazzi. Attualmente, è sede del polo artistico e culturale “Le Rosine”, con laboratori formativi e un teatro in apertura nel 2024.

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attività gratuita, ingresso su prenotazione
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