L’incontro si terrà in Sala Bobbio
Nadia Urbinati
introduce Valeria Marcenò
“Odio gli indifferenti”, affermava Antonio Gramsci. “Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria”. “Non è vita”. Eppure, l’indifferenza, l’assenza sembra l’anima del nostro tempo. Rivolti verso noi stessi, stiamo perdendo il senso di appartenenza alla società, di cittadinanza come partecipazione.
Il Palazzo dei Supremi Magistrati, noto anche come Curia Maxima di Torino, fu progettato da Filippo Juvarra nel 1700 per il Regio Senato e la Camera dei Conti. Successivamente modificato da Benedetto Alfieri e Ignazio Michela fino al 1838. Danneggiato dai bombardamenti nel 1942, è stato ristrutturato. Nel 2000/2001, il Palazzo di Giustizia è stato trasferito dalla vecchia sede alla nuova in c.so Vittorio Emanuele II. La Cappella al I piano della Corte d’Appello contiene un dipinto del Beato Amedeo IX con il motto FACITE IUDICIUM ET IUSTITIAM ET DILIGITE PAUPERES, opera di Vittorio Blanseri.
La Biblioteca dell’Ordine degli Avvocati, situata nella Curia Maxima, custodisce circa 25.000 volumi, di cui 5000 risalenti al periodo fine 1500/1600, acquisiti principalmente tra il 1870 e il 1880.
Nadia Urbinati è docente di Teoria politica nel Department of Political Science, Columbia University. Tra i suoi libri tradotti in Italiano, i più recenti sono Democrazia sfigurata. Il popolo tra opinione e verita’ (2014), Io, il popolo. Come il populismo cambia la democrazia (2019), I pochi contro i molti (2020), Democrazia del Sorteggio (2020), con Gabriele Pedulla’ e’ autrice di Democrazia afascista (2024). Con Cristina Lafont e’ coautrice del volume, The Lottocratic Mentality: Defending Democracy against Lottocracy in corso di pubblicazione per Oxford University Press.
Valeria Marcenò insegna Diritto costituzionale II e Giustizia costituzionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, di cui sarà Direttrice dal mese di ottobre 2024. È la curatrice scientifica della manifestazione Giornate della Legalità – Spazi aperti in luoghi, sin dalla sua prima edizione. Si occupa prevalentemente di studi in materia di fonti del diritto, di interpretazione e di giustizia costituzionale. Tra le sue pubblicazioni, La neutralizzazione del potere giudiziario. Regole sulla interpretazione e sulla produzione del diritto nella cultura giuridica italiana tra Ottocento e Novecento (Jovene, 2009), La legge abrogata. Esistenza, validità, efficacia (Giappichelli 2013) e La giustizia costituzionale (il Mulino 2018, con Gustavo Zagrebelsky).
© Copyright Giornate della legalità 2024
