Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Torino

Dal 2015, ricopre il ruolo di Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Torino, svolgendo attualmente il secondo mandato. Si occupa costantemente di promuovere l’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e di fruizione dei servizi comunali delle persone private della libertà personale, promuovendo altresì iniziative e momenti di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti umani delle persone private della libertà personale e dell’umanizzazione della pena detentiva e iniziative congiunte con altri soggetti pubblici, in particolare con l’Assessorato con delega al sistema carcerario e con la commissione Legalità e tutela dei diritti delle  persone private della libertà

PhD. in Sociologia del Diritto, è stato – fino al novembre 2022 – Professore Ordinario di Sociologia giuridica e della devianza presso l’Università degli Studi di Torino. 

Per più di trent’anni ha insegnato Sociologia della devianza e Sociologia del diritto presso la Facoltà di Scienze Politiche, prima, e il Dipartimento di Culture, Politica e Società, poi.

Suoi principali interessi di ricerca sono: i paradigmi teorici della sociologia della devianza; le norme e le politiche di prevenzione, controllo, trattamento delle devianze; la delinquenza minorile e le risposte del sistema penale; la ricerca sociale, le norme e le politiche nel campo delle dipendenze da sostanze legali (alcol) e illegali; i diritti di cittadinanza (con particolare riferimento ai diritti sociali) nella prospettiva sociologico-giuridica, loro origine, mutamento, processi di implementazione, effettività ed efficacia; il diritto allo studio come diritto costituzionalmente garantito ai detenuti nel concreto funzionamento degli Istituti penitenziari.

Ha svolto per 11 anni il ruolo di Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Torino.

È stato per molti anni Presidente dei Corsi di Laurea in Servizio sociale e in Politiche e servizi sociali (magistrale).

Dal 2013 è Delegato del Rettore dell’Università di Torino per il Polo universitario per studenti detenuti che, oggi, garantisce il diritto agli studi universitari a circa 100 persone private della libertà personale.

Dalla sua costituzione – nell’aprile del 2018 – è Presidente della Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari (CNUPP) istituita dalla CRUI (la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), che riunisce al momento 44 Atenei di tutta Italia, impegnati in circa 100 Istituti penitenziari

Tra le sue pubblicazioni, i volumi: Sociologia della devianza (in coll. con L. Berzano), La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1995; Devianza e politiche di controllo. Scenari e tendenze nelle società contemporanee, Carocci Editore, Roma, 2003; La tratta di persone in Italia. Il sistema degli interventi a favore delle vittime, F. Angeli, Milano, 2007; Devianza e criminalità. Concetti, metodi di ricerca, cause, politiche, Carocci Editore, Roma, 2019; Gang giovanili. Perché nascono, chi ne fa parte, come intervenire, Il Mulino, Bologna, 2019. 

Tra le curatele di volumi o numeri monografici di rivista: Il bere giovane. Saggi su giovani e alcol (in coll. con A. Cottino), F. Angeli, Milano, 1997; Consumo di droghe e sanzioni amministrative. Un bilancio sull’applicazione dell’art. 75 del DPR 309/90, FrancoAngeli, Milano, 2011; Processo penale, cultura giuridica e ricerca empirica, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna (RN), 2017; Amministrazione, cultura giuridica e ricerca empirica, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna (RN), 2018; Sistema penitenziario, diritti dei detenuti, ruolo dei servizi e degli interventi sociali e sanitari (in coll. con F. Vianello), numero monografico di Autonomie locali e servizi sociali, 2020, n. 3, Il Mulino.

E’ stato giudice della Corte europea dei diritti umani dal 2001 al 2010. Ora dirige il Laboratorio dei diritti Fondamentali (LDF) – Collegio Carlo Alberto, Torino (www.labdf.eu).

In precedenza (dal 1965) è stato magistrato. Componente del Consiglio Superiore della Magistratura (1981-85 e 1994-98). Dal 1999 all’aprile 2001 capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia. Ha presieduto la Commissione ONU (Vienna), per la prevenzione del crimine e la giustizia penale per l’anno 2000-2001.

E’ autore di studi di diritto penale, storia e organizzazione della magistratura e diritti fondamentali. Sui diritti fondamentali ha pubblicato tra l’altro, con S. Bartole e P. De Sena, il Commentario della Convenzione europea dei diritti umani, Cedam, Padova, 2012 e, con R. Chenal e L. Tomasi, Manuale dei diritti fondamentali in Europa, 3° edizione, Bologna, Il Mulino, 2022.

Michele Miravalle è ricercatore in Filosofia e Sociologia del diritto al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino. Coordina l’Osservatorio sulle condizioni detentive dell’Associazione Antigone, il principale osservatorio indipendente delle carceri in Italia. I suoi principali temi di ricerca sono la salute mentale e la privazione della libertà, la devianza minorile e le gang. Ha svolto periodi di ricerca, visitando carceri, ospedali psichiatrici e centri di detenzione amministrativa in Russia, Polonia, Grecia, Centro America, Israele, Territori palestinesi e Stati Uniti.

Elena Dal Santo ha conseguito un dottorato in Scienze Sociali – curriculum di Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Genova con una ricerca focalizzata sull’analisi della concettualizzazione e narrazione dei processi di radicalizzazione islamista in Italia. Dal 2012 si occupa di ricerca e cooperazione tecnica nell’ambito di progetti legati alla governance della sicurezza e ha collaborato con varie organizzazioni internazionali, come l’International Centre for Counter-Terrorism – The Hague (ICCT), CTED, UNODC e la Radicalisation Awareness Network (RAN). Dal 2016 al 2021 ha coordinato le attività di prevenzione e lotta all’estremismo violento promosse dall’Istituto interregionale delle Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizia (UNICRI) in Mali. In stretta collaborazione con l’amministrazione penitenziaria maliana, ha ideato dei percorsi formativi per il personale penitenziario attivo nella gestione dei/lle detenuti/e accusati/e e/o condannati/e per reati di terrorismo, ha contribuito allo sviluppo di percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale e ha partecipato all’implementazione di attività di empowerment per giovani maliani/e al fine di prevenire la radicalizzazione.